SHIRSASANA, la posizione capovolta
Shirsasana o Sirsasana, ovvero la posizione sulla testa, è considerata dai testi classici la “regina delle posizioni (asana)“.
Nell’antichità si usava dire che curasse l’immortalità; oggi le si riconoscono svariati benefici, che si manifestano ad ampio raggio su tutto il sistema immunitario, dalla circolazione sanguigna e linfatica, al sistema muscolare.
Al di là dei moltissimi benefici che può avere questa posizione, (potete trovare spiegazioni dettagliate su libri di yoga) a me piace molto, perché è proprio questa sua capacità di dare sostegno nel superamento dei propri limiti e combattere la paura.
La posizione sulla testa, fra tutte le Asana è quella più efficace, per confrontarsi con le nostre paure, comprenderle, accettarle e cercare di superarle.
Col tempo si impara a guardare il mondo dal basso verso l’alto, cioè da una prospettiva diversa e si perderanno, mano a mano, tutte le incertezze e le titubanze.
Non è facilissima da realizzare, ma una volta conquistata, genera effetti fisici e mentali, importanti.
Quello che lo Yoga ci richiede, comunque, quando pratichiamo, è coniugare la
gentilezza verso noi stessi, l’ascolto del proprio corpo, l’accettazione dei limiti
con la costanza nell’inviare alla mente, un messaggio di disponibilità, a spingerci oltre le zone già esplorate.