Il giorno più femminile dell’anno: Sabato Santo
Il Sabato Santo è il giorno del silenzio e dell’attesa e solo la donna, attraverso la maternità, sa cosa vuol dire attendere per donare la vita.
Alle donne è affidato il compito di prendersi cura del corpo di Cristo, prima che si decomponga. Lo faranno con una mistura di mirra e aloe che avevano la funzione, non solo di profumare, ma di rallentare la corruzione del corpo.
Il Sabato Santo per gli uomini
Il silenzio del sabato per gli uomini – invece – è sconfitta, disfatta, tutto è finito per loro, che cercano sempre soluzioni efficaci ai problemi. L’uomo vede la morte con un realismo distaccato, senza soluzione.
E noi?
Invece dobbiamo credere che c’è sempre risurrezione. Ognuno di noi attraversa periodi di sofferenza e lentamente muore, ma la buona notizia è il messaggio che si può rinascere -risorgere – ricominciare.
Anche nella nostra vita molte cose devono morire (noi stessi moriremo), perché appartengono al mondo vecchio, ma dobbiamo fidarci ed affidarci al nuovo che avanza.
Passare oltre
Un giorno unico il Sabato Santo, una giornata aliturgica, perché in attesa della veglia solenne.
In tutte le Chiese cristiane non sono fatte celebrazioni; è una giornata di silenzio, di meditazione, di raccoglimento e – anche se pervasi da un senso di lutto – questo giorno è basato sull’attesa dell’annuncio della Resurrezione, che avverrà durante la veglia nella notte tra sabato e la domenica di Pasqua (= passare oltre).