L’ Ego: questo sconosciuto
(Testo yoga scritto nel XVII secolo)
C’è una storia indiana che racconta gli aspetti dell’ Ego più comuni.
4 studenti di una scuola di meditazione
avevano scelto di fare esperienza di una settimana, di silenzio e meditazione restando insieme nella scuola per tutto il tempo.
Il primo giorno andò tutto bene, riuscirono a creare nella stanza di meditazione un’ottima atmosfera silenziosa, calma e pacifica.
Al tramonto, quando la stanza si fece buia, uno degli studenti non riuscì a trattenere le parole.
Chiamò il servitore e gli ordinò di accendere le lampade ad olio.
Il secondo studente si meravigliò di aver sentito le parole e ricordò che avevano deciso di mantenere il silenzio per tutta la settimana.
Il terzo studente li aggredì, dicendo che erano degli stupidi, perché avevano rotto il silenzio.
Il quarto – allora – affermò di essere stato l’unico che non aveva aperto bocca!
Questa storia spiega bene le quattro principali espressioni dell’ ego.
La prima: manifestare la propria
superiorità
sugli altri: “Io sono lo studente di una famosa scuola di meditazione e tu sei il servitore che deve accendere le lampade”.
La seconda espressione dell’ ego è la
critica al giudizio
uno studente aveva fatto un errore e l’altro – immediatamente – glielo fa notare.